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  • Immagine del redattoreDr. Tommaso Tracchegiani

L’OSSIGENO-OZONO TERAPIA NEL TRATTAMENTO DELLA PANNICULOPATIA EDEMATO-FIBROSCLEROTICA (P.E.F.S.)

Molto spesso si confonde erroneamente la “cellulite” con l’accumulo di adipe localizzato, mentre la Panniculopatia edemato-fibrosclerotica( il vero nome della cellulite), è una patologia di origine totalmente differente e di altrettanto diversa gravità, ma vediamo più nello specifico:



CHE COS’É LA PANNICULOPATIA EDEMATO-FIBROSCLEROTICA?

Appartenente alla categoria delle lipodistrofie, la panniculopatia edemato-fibrosclerotica (abbreviata in P.E.F.S. o P.E.F.) è una condizione in cui si può osservare una degenerazione del microcircolo del tessuto adiposo sottocutaneo, la quale si manifesta seguendo diversi stadi:

STADIO EDEMATOSO: Comparsa di edema (gonfiore visibile) alle gambe, dato dall’ impossibilità del microcircolo di eliminare le scorie cellulari degli adipociti ( cellule del grasso) e di rifornirsi di ossigeno in modo adeguato provocando così infiammazione e, di conseguenza, gonfiore.

STADIO FIBROTICO: Gli adipociti, saturi delle scorie che non riescono a smaltire per colpa delle strozzature da loro stessi create al circolo venoso/linfatico, si ingrossano e si agglomerano formando dei micronoduli. In questa fase si osserva una degenerazione del tono e dell’elasticità della pelle. I piccoli noduli, infatti, gonfiandosi e crescendo di volume, aumentano lo spazio tra la pelle ed il muscolo facendo sì che i setti fibrosi (che collegano la pelle al muscolo), si tendano creando in superficie il classico effetto a “buccia d’arancia”. Figura 1



Figura 1


STADIO SCLEROTICO: Nell’ultimo stadio il processo di consolidamento dei micronoduli si compie facendo si che questi ultimi si uniscano formando dei macronoduli, i quali possono essere distintamente avvertiti anche alla palpazione come vere e proprie protuberanze dure sotto la cute, a volte dolorose.

La patologia colpisce soprattutto le donne ed ha vari fattori di causa, tra cui:

– degenerazione del microcircolo del tessuto adiposo sottocutaneo;

– stasi venosa o I.V.C. (insufficienza venosa cronica);

– sedentarietà;

– stress;

– difetti posturali;

– stile di vita;

– disordini alimentari qualitativi e quantitativi;

– ereditarietà;

turbe digestive e intestinali (stipsi-disbiosi);

– assunzione di farmaci estro-progestinici (pillola anticoncezionale).


COME AGISCE L’OSSIGENO-OZONO TERAPIA NEL TRATTAMENTO DELLA P.E.F.S.

L’ozono scinde gli acidi grassi nel doppio legame di carbonio riducendo le catene e rendendole idrofile. L’ozono, quindi, si lega alla membrana dei globuli rossi rendendoli più elastici, ed elimina l’edema determinando la riduzione dello spessore del pannicolo adiposo.


COME VIENE ESEGUITO IL TRATTAMENTO?

Il trattamento viene eseguito in ambulatorio, dura dai 10 ai 20 minuti, non presenta effetti collaterali né controindicazioni e non necessita di alcuna indicazione nel post-trattamento.


L’EFFICACIA DELLA TECNICA

I primi risultati si possono osservare già a poche settimane dall’inizio del trattamento (i tempi ed i piani terapeutici devono essere seguiti con costanza), con maggiori benefici sia estetici che funzionali per le gambe. L’ausilio di altri trattamenti come LPG Endermologie, linfodrenaggio e pressoterapia possono velocizzare e migliorare i risultati della terapia.



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